Vendite in calo anche a Settembre: Cosa si prevede per la Fine del 2024? L’ Analisi di Rudi Marconi
Analisi del mercato elettrico: cali significativi nel fotovoltaico e prospettive di ripresa grazie alla spinta verso l'elettrificazione
L’analisi di Rudi Marconi, consigliere FME, evidenzia un quadro complesso per il settore della distribuzione elettrica nel mese di settembre. Il mercato ha subito una contrazione significativa, con una riduzione dell’8,67% rispetto all’anno precedente e una diminuzione dell’8,34% dall’inizio dell’anno. Le singole categorie di prodotti hanno mostrato dati variabili: i cavi hanno registrato un calo del 1,5% a settembre e del 2,1% nel corso dell’anno, mentre il comparto fotovoltaico ha subito una flessione drammatica, con una riduzione del 52,06% solo a settembre e del 49,6% a partire dall’inizio dell’anno. Anche il materiale elettrico ha segnato un calo del 2,55% mese su mese.
A livello regionale, la situazione non è meno preoccupante, con tutte le regioni che mostrano un trend negativo, fatta eccezione per il Molise e la Basilicata, che rappresentano però volumi limitati. Le regioni del nord Italia sono tra le più colpite, con il Piemonte che registra un calo dell’11,13%, la Lombardia del 7,78% e il Veneto e l’Emilia Romagna che si attestano rispettivamente a -11,46% e -10,49%. Marconi sottolinea come la principale causa di questo declino sia la drastica contrazione del comparto fotovoltaico, un settore che negli ultimi anni ha giocato un ruolo cruciale nei volumi di molte aziende di distribuzione.
La fine degli incentivi per il fotovoltaico e il conseguente crollo dei prezzi sono stati determinanti per questa flessione, evidenziando un parallelo con quanto accaduto nel periodo 2010-2012. Tuttavia, Marconi invita a vedere il bicchiere mezzo pieno, attribuendo parte del calo a un riposizionamento naturale del mercato dopo la crescita sostenuta tra il 2021 e il 2023. L’incertezza internazionale, i tassi di interesse elevati e il caro energia non favoriscono investimenti, contribuendo ulteriormente a un quadro economico difficile per il settore.
Nonostante le difficoltà, Marconi si dice ottimista per il futuro, sottolineando l’importanza della spinta verso l’elettrificazione tracciata dai governi italiano ed europeo. L’auspicio è che le politiche industriali future siano più attente alla competitività e alla redditività, cercando di evitare gli errori del passato legati alla delocalizzazione industriale. Un cambio di rotta, conclude, potrebbe portare benefici a lungo termine sia per l’Italia che per l’Europa.