Piergiorgio Peripolli, Managing Director di La Triveneta Cavi, offre un’interessante prospettiva sulla sostenibilità aziendale. Il percorso di La Triveneta Cavi in questo ambito ha avuto inizio circa dieci anni fa, ma un passo significativo è stato compiuto nel 2017 con la realizzazione di un magazzino automatico adiacente al principale stabilimento aziendale a via Horn 35, dove vengono prodotte annualmente circa 70.000 tonnellate di cavo. Un tunnel lungo 200 metri e alto cinque metri ha congiunto la produzione all’unità logistica. Questo magazzino completamente automatizzato, con una capacità di 10.500 posti pallet, gestisce la distribuzione dei prodotti verso i clienti, grossisti e distributori di materiale elettrico in Europa. Questo cambiamento ha comportato una significativa riduzione dell’impatto ambientale, con la rimozione di ben 100 tonnellate di CO2 ogni anno, grazie all’eliminazione di 25 viaggi giornalieri di autotreni sulla strada provinciale.
Inoltre, negli ultimi dieci anni, La Triveneta Cavi ha condotto lavori significativi per il recupero del compound. Hanno rinnovato completamente un proprio impianto dedicato a questo scopo con un investimento di 1.000.000 di euro. Un esempio tangibile di sostenibilità è il riutilizzo del PVC, il materiale di scarto proveniente dalle linee di produzione dei cavi. Questo materiale viene classificato, macinato e reinserito nella produzione dei cavi. L’azienda è riuscita ad utilizzare ben 2500 tonnellate di compound recuperato l’anno scorso, pari al 7% della loro produzione totale di compound. Piergiorgio Peripolli dimostra l’impegno di La Triveneta Cavi verso la sostenibilità e il suo impatto positivo sul settore e sull’ambiente.