Articolo scritto da: Silvana Carcano
Le grandi aziende e le banche hanno un impatto significativo sulla rendicontazione ESG (Ambientale, Sociale e di Governance) delle piccole e medie imprese (PMI). Questo fenomeno avviene attraverso un effetto a cascata, in cui le grandi entità trasmettono implicitamente obblighi di rendicontazione alle PMI.
Le richieste di rendicontazione possono essere originate da diversi attori, tra cui clienti, banche, enti governativi, fornitori e compagnie di assicurazione. I clienti rappresentano il 42% di tali richieste, mentre le banche contribuiscono al 32%.
Il trend indica un aumento futuro delle richieste, poiché le grandi aziende integrano sempre più i fornitori e i distributori nel proprio processo di rendicontazione, imponendo requisiti anche a chi desidera qualificarsi nella catena del valore.
Similmente, le banche stanno adottando un approccio orientato alla sostenibilità, collezionando dati sui propri portafogli di prestiti. Il rating bancario delle imprese sarà sempre più legato alla sostenibilità degli investimenti. Emergono nuovi modelli di valutazione che considerano la solidità finanziaria e la sostenibilità delle aziende candidate per il finanziamento.
In prospettiva, banche, investitori e istituti di credito promettono maggiori finanziamenti e tassi più vantaggiosi alle aziende capaci di rendicontare in modo trasparente gli impatti ESG. Questa tendenza premia le imprese orientate alla sostenibilità.
Per saperne di più sull’argomento, ascolta le parole di Gianmarco Corbetta – (Sustainability Consultant in Ethycon) nell’articolo “Sostenibilità: esiste un obbligo di legge per le PMI?“