Nicolò Serpella, Responsabile Scenario Energy & Utility di The European House-Ambrosetti (TEHA), ha trattato al convegno “La Casa Sicura” l’importanza della direttiva Case Green nell’ambito della transizione energetica in Italia, con un focus sulla riqualificazione del patrimonio edilizio. La direttiva, approvata nel marzo 2024, prevede di ridurre i consumi energetici del parco immobiliare del 16% entro il 2030, con l’85% degli edifici italiani che risalgono a prima del 1990. Questo rende l’Italia particolarmente vulnerabile, ma anche un campo fertile per l’innovazione.
Serpella ha sottolineato che il processo di riqualificazione non riguarda solo gli edifici residenziali, ma anche quelli non residenziali, come uffici e strutture commerciali, che dovranno rispettare nuovi standard di automazione e controllo energetico. La direttiva impone che dal 2030 tutti i nuovi edifici siano a zero emissioni, spingendo verso una maggiore efficienza energetica e la digitalizzazione del patrimonio edilizio.
Uno degli aspetti più significativi sollevati da Serpella è la povertà energetica, un problema che affligge circa 5,3 milioni di italiani che non riescono a riscaldare adeguatamente le proprie abitazioni. La riqualificazione energetica, quindi, non è solo una questione ambientale, ma anche sociale, e richiede politiche di sostegno per le famiglie meno abbienti.
Serpella ha inoltre presentato i risultati di un’indagine condotta da TEHA, che ha rivelato una scarsa consapevolezza tra gli italiani riguardo alla classe energetica delle proprie case e all’uso delle tecnologie intelligenti per migliorare l’efficienza. La ricerca ha evidenziato che, nonostante i benefici economici e ambientali, c’è un disinteresse diffuso per la transizione verso edifici più efficienti.
Infine, Serpella ha posto l’accento sul ruolo delle politiche pubbliche nell’accompagnare questo cambiamento, proponendo l’adozione di incentivi fiscali stabili e sostenibili che favoriscano la riqualificazione edilizia. La transizione energetica, se ben gestita, non solo migliorerà la qualità della vita degli italiani, ma stimolerà anche l’economia, con un impatto positivo sull’industria delle costruzioni e dell’impiantistica, contribuendo così a una crescita sostenibile del Paese.